Bisogna essere un uomo vivo e un artista postumo.— Jean Cocteau
Bisogna essere un uomo vivo e un artista postumo.
Certo che la fortuna esiste. Altrimenti come potremmo spiegare il successo degli altri?
Più la Cina è povera, più è ricca. I suoi filosofi possiedono la pietra filosofale. Non sporcano: patinano. Conoscono il segreto per fabbricare oro con il letame.
Prima trovare. Poi cercare.
Amo i gatti perché amo la mia casa. Ed a poco a poco essi ne diventano l'anima invisibile.
L'estetica dell'insuccesso è l'unica durevole. Chi non capisce l'insuccesso è perduto.
La frequentazione quotidiana dei musei, delle biblioteche e delle accademie è, per gli artisti, altrettanto dannosa che la tutela prolungata dei parenti per certi giovani ebbri del loro ingegno e della loro volontà ambiziosa.
L'artista moderno, mi pare, lavora per esprimere un mondo interiore; in altri termini: esprime il movimento, l'energia e altre forze interiori.
La fine degli ideali classici ha reso tutti dei possibili artisti e, dunque, cattivi artisti.
I soli artisti che io abbia conosciuto come piacevoli personalità erano i cattivi artisti. I buoni artisti esistono semplicemente per ciò che essi fanno, per conseguenza non interessa affatto ciò che essi sono.
Gli artisti sono le antenne della razza.
Il vizio e la virtù non sono per l'artista che la materia prima della sua arte.
L'artista può aiutare a capire di vedere oltre le apparenze. E questo secondo me è già una ricerca, un passo che, ne sono certo, può orientare l'individuo verso la ricerca della fede.
Non riesco a immaginare come un artista serio possa mai considerarsi soddisfatto del proprio lavoro.
I grandi artisti hanno probabilità nel loro talento e del talento nella loro probabilità.