Quando gli uomini condividono il pane condividono la loro amicizia.
Diventa un crimine consacrarsi a una ricerca elegante che si occupa del superfluo quando gli uomini sono divisi nei confronti dell'essenziale.
Non è indegno dell'uomo piangere.
Le nostre lacrime manifestano sempre la qualità del nostro essere.
Non basta versare lacrime per appartenere alla grande schiera di coloro che piangono: proprio come non basta accumulare parole per dire una parola vera.
Le lacrime consumano il cuore di pietra e rivelano il cuore di carne.
Vivere senza nessun mestiere è la miglior cosa: magari accontentarsi di mangiare pane solo, purché non sia guadagnato.
Chi fa un paradiso del suo pane, della sua fame fa un inferno.
Panem et circences.
Il mondo si divide in: quelli che mangiano il cioccolato senza il pane; quelli che non riescono a mangiare il cioccolato se non mangiano anche il pane; quelli che non hanno il cioccolato; quelli che non hanno il pane.
La legge, nella sua maestosa equità, proibisce ai ricchi così come ai poveri di dormire sotto i ponti, mendicare per le strade e rubare il pane.
L'uomo vive di pane e pigiama.
Pane e burro, privi del fascino del salotto, sono cibo degli dei se mangiati sotto un albero.
Ci hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame.
Il pane offerto è un debito per un uomo e un'elemosina per un pelandrone.
Attende la terra le mie lacrime, perché son le sole a illuminare il cielo di poesia, mentre il forno cuoce il pane che profumerà la vita e aprirà ombrelli di sorrisi.