Il viaggio è nella testa.
Tutto è pubblicità. Anche la cultura in TV si trasforma in spot.
La seduzione rappresenta il dominio dell'universo simbolico, mentre il potere non rappresenta che il dominio dell'universo reale.
La cosa triste, a proposito dell'intelligenza artificiale, e' che le manca l'artificio e quindi l'intelligenza.
La seduzione è un oggetto non identificato, un oggetto non analizzabile, teorico ed amoroso.
Viaggiare è una scuola di umiltà, fa toccare con mano i limiti della propria comprensione, la precarietà degli schemi e degli strumenti con cui una persona o una cultura presumono di capire o giudicano un'altra.
Viaggiare non è altro che una seccatura: di problemi ce ne sono sempre più che a sufficienza dove sei.
Uno dei piaceri del viaggio è immergersi dove gli altri sono destinati a risiedere, e uscirne intatti, riempiti dell'allegria maligna di abbandonarli alla loro sorte.
Viaggiatore. Bah! Coloro che hanno fatto il giro del mondo possono far durare la conversazione un quarto d'ora di più.
Nel grande viaggio si fanno dei viaggi, sono i nostri piccoli percorsi insignificanti sulla crosta di questo pianeta che a sua volta viaggia, ma verso dove?
Talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai.
I viaggi sono i viaggiatori.
Come tutti i grandi viaggiatori ho visto più di quanto ricordi e ricordo più di quanto ho visto.
Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato.
Viaggiare dovrebbe essere sempre un atto di umiltà.