Viaggiare dovrebbe essere sempre un atto di umiltà.
Uno degli uffici dell'arte è convogliare i rimpianti ed i rimorsi.
La Calabria sembra essere stata creata da un Dio capriccioso che, dopo aver creato diversi mondi, si è divertito a mescolarli insieme.
Lo scrittore deve darsi intero, soltanto a traiettoria conclusa si potrà giudicare in che punto di essa si è messo meglio a fuoco.
Una virtù è sempre un vizio trasformato.
Sotto un involucro di sorriso e di bonomia, l'Italia è diventata il paese d'Europa più duro da vivere, quello in cui più violenta e più assillante è diventata la lotta per il denaro e per il successo.
Preferisco spostarmi in autobus.
Ecco la sciagurata formazione: i genitori avanti, i due figli sui sedili posteriori, a litigare per l'intera durata del viaggio.
I viaggi cominciano molto prima degli autobus, degli aerei, degli elicotteri, delle navi, dei piedi. I viaggi cominciano dentro la testa. È lì che ci si deve spostare, altrimenti, niente si muove.
Posare i piedi sul medesimo suolo per tutta la vita può provocare un pericoloso equivoco, farci credere che quella terra ci appartenga.
Ah! Il viaggio è un bagno di umiltà: ti rendi conto di quanto è piccolo il luogo che occupi nel mondo.
Ho appena fatto un giro per il mondo e me ne sono fatto un'opinione molto scarsa.
Nell'ombra della notte si ritorna soli. È l'ora che preferisco per viaggiare in bicicletta, al raggio delle stelle su la strada vuota, per la bianchezza della quale l'occhio vede da lungi sicuramente. Dove si corre?
Trasporta un tedesco a Kiev ed egli rimarrà un tedesco. Ma trasportalo a Miami, e ne farai un degenerato - in altre parole, un americano.
Allontanarsi dal proprio ambiente lavorativo è, in un certo senso, allontanarsi da se stessi; e questo è spesso il vantaggio principale di viaggiare e cambiare.
L'unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso.