La legge dell'uomo è la legge del linguaggio.
La realizzazione dell'amore perfetto non è frutto della natura ma della grazia.
Amare è essenzialmente voler essere amati.
L'amore è dare ciò che non si ha a qualcuno che non lo vuole.
La vita non pensa che a riposarsi il più possibile in attesa della morte. La vita pensa solo a morire.
Quando l'essere amato va troppo lontano nel tradimento di se stesso e persevera nell'inganno di sé, l'amore non lo segue più.
Per alcune cose è più facile ottenere una legalizzazione che una propria legittimazione.
Le leggi inutili indeboliscono quelle necessarie.
Le leggi, che pur sono o dovrebbon esser patti di uomini liberi, non sono state per lo più che lo stromento delle passioni di alcuni pochi, o nate da una fortuita e passeggiera necessità.
Non c'è alcuna legge nella storia, non più che in un caledoscopio.
In assenza di pianificazione, la legge della giungla prevarrebbe.
Preoccupazione del legislatore deve essere il bene della collettività: "l'utilità generale" deve costituire il criterio orientativo in materia di legislazione. Conoscere il bene che giovi agli interessi della comunità, è scienza; ricercare i mezzi per realizzare questo bene, è arte.
Spesso il primo sentimento che si presenta in morale non è il migliore per la legislazione, chiave che spiega i motivi e i pretesti di molte cattive leggi.
L'uso corregge le leggi.
La legge è il consenso di tutti scritto e promulgato per il ben comune.
Le leggi ottime sono le poche e brevi che s'accordano al costume del popolo e al bene comune. Le leggi tiranniche sono molti lacciuoli che ad uno o a pochi sono utili, e non s'accordano col costume pubblico, purché crescano gli pochi autori di esse.