Non desiderare, e sarai l'uomo più ricco del mondo.
Questa che chiamiamo fortuna, è una donna ubriaca e capricciosa, ma soprattutto cieca, e così non vede ciò che fa, né sa chi getta nella polvere né chi invece porta sugli altari.
I peccatori di talento sono più vicini ad emendarsi che gli stolti.
Pel soverchio leggere e per il poco dormire gli s'indebolì il cervello, e addio buon giudizio.
Non si dovrebbe parlare di corda in casa dell'impiccato.
Asino sei, asino sarai, e asino morirai prima che tu t'accorga di essere una bestia.
Dopo una certa età, per amor proprio e per sagacia, sono le cose che più si desiderano quelle cui fingiamo di non tenere.
Non bisogna sciupare quello che si ha con il desiderio delle cose che mancano, ma riflettere sul fatto che anche ciò che si ha era prima oggetto del desiderio.
Colui che suscita desideri può facilmente vedersi condannato a spegnerli.
Il desiderio è una specie di serpe prodigioso, che quanto s'accorcia di dietro, tanto s'allunga dinanzi.
Tutti i nostri desideri impossibili sono il segno del nostro destino e diventano buoni per noi proprio nel momento in cui non speriamo più di realizzarli.
I desideri non cambiano le cose.
Più desidero che qualcosa sia fatto, meno lo chiamo lavoro.
Tre cose desidero vedere innanzi alla mia morte, ma dubito, ancora che io vivessi molto, non ne vedere alcuna: uno vivere di republica bene ordinata nella città nostra, Italia liberata da tutti e' barbari e liberato el mondo dalla tirannide di questi scelerati preti.
L'aver desideri smoderati è da fanciullo, non da uomo.
Viviamo per desiderare.