Il furto letterario si chiama plagio o cultura.
Il nome della prima adultera? Moglie.
"Amare significa godere del godimento altrui". Ecco lo spunto per una filosofia del becco contento.
Ideali son fantasie isteriche della filosofia.
Si va in cerca d'una cortigiana lussuriosa e si trova una puttanella tutta maternità. Perciò l'immoralista molte volte è casto.
Non c'è più religione: tutte le chiese sono assicurate contro il furto e contro l'incendio.
Vuoi plagiare senza essere scoperto? Plagia i capolavori.
Plagiarsi da soli significa avere stile.
Il plagio è la base di tutte le letterature, eccettuata la prima, peraltro ignota.
Le accuse di plagio provengono o dalle sottili e incolori labbra dell'impotenza o dalle bocche grottesche di coloro che, non possedendo niente di proprio, s'illudono di farsi passare per ricchi gridando "al ladro!".
Il plagio è un atto di omaggio. Chi copia ammira.
Libro pieno di citazioni virgolettate. Il vero scrittore mira invece a rubare senza farsi beccare.
Anche in arte il povero non può prendere niente al ricco; mentre il ricco può prendere tutto al povero.
Plagiare. Riprendere concetti o stile da un altro scrittore che non si è mai assolutamente letto.
Plagio. Coincidenza letteraria composta da una prima messa in dubbio e da una onorevole posterità.