Vuoi plagiare senza essere scoperto? Plagia i capolavori.
Soffrire significa non poter mangiare né dormire, altrimenti è letteratura.
Non diffidate dei cattivi, ma degli imbecilli; e, sopra tutto, dei buoni.
Gli uomini sposano non perché vogliono ammogliarsi; ma perché le donne vogliono maritarsi.
Se vai in Calabria sentirai che c'è un odor di Calabria come c'è un odor di neve, come c'è un odor di sole.
Al grande successo tutti resistono. Sovrumano è resistere al piccolo successo.
Il plagio è la base di tutte le letterature, eccettuata la prima, peraltro ignota.
Il furto letterario si chiama plagio o cultura.
Libro pieno di citazioni virgolettate. Il vero scrittore mira invece a rubare senza farsi beccare.
Il lettore nutrito di buone letture diventa l'involontario ma impietoso testimone dei plagi di cui si nutrono i nuovi libri. Perciò è guardato con rancore dai giovani scrittori.
Plagiarsi da soli significa avere stile.
Il plagio è un atto di omaggio. Chi copia ammira.
Plagiare. Riprendere concetti o stile da un altro scrittore che non si è mai assolutamente letto.
Anche in arte il povero non può prendere niente al ricco; mentre il ricco può prendere tutto al povero.
Le accuse di plagio provengono o dalle sottili e incolori labbra dell'impotenza o dalle bocche grottesche di coloro che, non possedendo niente di proprio, s'illudono di farsi passare per ricchi gridando "al ladro!".