Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure.— Italo Calvino
Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure.
Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire.
Un gentiluomo [...] è tale stando in terra come stando in cima agli alberi [...] se si comporta rettamente.
Il genere umano è una zona del vivente che va definita circoscrivendone i confini.
Ci sono quelli che si condannano al grigiore della vita più mediocre perché hanno avuto un dolore, una sfortuna; ma ci sono anche quelli che lo fanno perché hanno avuto più fortuna di quella che si sentivano di reggere.
Non c'è certezza fuori dalla falsificazione.
La città è il cibo preferito dei cani.
Gli uomini si associano tra loro per le varie necessità di cui hanno bisogno; e quando hanno raccolto in un'unica sede molte persone per ricevere aiuto dalla comunanza reciproca, nasce quella coabitazione cui diamo il nome di città.
Un'assuefazione perfetta alla vita urbana odierna è segno di gravissimo squilibrio. È sano soltanto chi ne soffre.
Le città non sono solo scambi di merci: sono scambi di gesti, parole, emozioni, memorie, tempo, saperi.
Ogni città riceve la sua forma dal deserto a cui si oppone.
C'è un modo colpevole di abitare la città: accettare le condizioni della bestia feroce dandogli in pasto i nostri figli.
Una città è come un animale. Possiede un sistema nervoso, una testa, delle spalle e dei piedi. Ogni città differisce da tutte le altre: non ce ne sono due uguali.
Uscire dalla città, a piedi, è faticosissimo. T'investe la lava bollente del brutto, del rumore, strade sopra strade, tremendi ponti di ferro, treni, camion, tir, corsie con sbarramenti, impraticabili autostrade, un vero teatro di guerra.
Le città portano le stigmate del passare del tempo, occasionalmente le promesse delle epoche future.