Arrivare e non aver paura, questa è la meta ultima dell'uomo.
I classici sono quei libri di cui si sente dire di solito: "Sto rileggendo..." e mai "Sto leggendo...".
L'inconscio è l'oceano dell'indicibile, di tutto ciò che è stato espulso dalla terra del linguaggio, rimosso come risultato di un'antica proibizione.
La perfezione non si produce che accessoriamente e per caso; quindi non merita interesse alcuno, la natura vera delle cose rivelandosi solo nello sfacelo.
L'amore come la golosità, sono piaceri di grande soddisfazione.
Si dicono classici quei libri che costituiscono una ricchezza per chi li ha letti e amati; ma costituiscono una ricchezza non minore per chi si riserba la fortuna di leggerli per la prima volta nelle condizioni migliori per gustarli.
Quando hai paura di qualcosa, cerca di prenderne le misure e ti accorgerai che è poca cosa.
Gli stronzi rinsaviscono giusto il tempo che dura la paura.
La paura è uno strano terreno. Vi cresce soprattutto il grano dell'obbedienza, in file facili da sarchiare. Ma talvolta vi crescono le patate della sfida, che si sviluppano sottoterra.
Il pauroso vede pericoli anche dove non ce ne sono.
Senza immaginazione, la paura non esiste.
La paura è un'avversaria intelligente e perfida. Non ha dignità, non rispetta leggi né regole, non ha pietà. Cerca i tuoi punti deboli, e li scova con facilità. Comincia dalla mente, sempre.
Dalla paura di tutti nasce nella tirannide la viltà dei più.
La paura è sempre una pessima consigliera.
Il sentimento più forte e più antico dell'animo umano è la paura, e la paura più grande è quella dell'ignoto.
Il dubbio e la paura portano al fallimento. Quando pensi negativamente il tuo atteggiamento ti porta al fallimento. I pensieri si cristallizzano in abitudini e le abitudini si solidificano nelle circostanze.