Nessuno sogna di ciò che non lo riguarda.
Senza amare se stessi non è possibile amare neanche il prossimo, l'odio di sé è identico al gretto egoismo e produce alla fine lo stesso orribile isolamento, la stessa disperazione.
Ogni essere umano è qualcosa di personale e irripetibile; voler sostituire al posto della coscienza personale una collettiva è già una violenza, e il primo passo verso ogni forma di totalitarismo.
Tra due persone per quanto vicine possano essere, rimane sempre un abisso che può essere colmato soltanto dall'amore, di volta in volta, e solo con una passerella di fortuna.
Quando odiamo qualcuno, odiamo nella sua immagine qualcosa che è dentro di noi.
Chiunque si avvicini a una ragazza rischia di essere deriso: questa è la posta. Su, rischia dunque e alla peggio lasciati deridere.
Il sogno è l'infinita ombra del Vero.
Chi sogna, e chi viene sognato, non sono svegli alla stessa misura.
Nessun sogno è mai stato così insensato come la sua spiegazione.
L'unica maniera per dare al sogno una possibilità di realizzarsi è smettere di sognarlo.
I sogni sono le pietre di paragone del nostro carattere.
Gran parte dei nostri sogni li viviamo con assai maggiore intensità della nostra esistenza da svegli.
L'unica maniera per realizzare i propri sogni è svegliarsi.
I sogni sono una delle origini più importanti della credenza dei primitivi negli spiriti.
Il sogno è incoerente, riunisce senza esitazione le più grosse contraddizioni, ammette cose impossibili, trascura le nostre cognizioni, così importanti durante il giorno, ci fa apparire eticamente e moralmente ottusi.
Solo sognare è vivere. E alle soglie dei sogni ride sempre la Speranza.