La vera conoscenza deriva soltanto o da un sospetto o da una rivelazione.
Di tutte le pretese irragionevoli dell'umanità nessuna supera la critica del modo di vivere dei poveri, fatta da chi ha una bella casa, è ben riscaldato e ben nutrito.
Una risata è la risposta più saggia, la più facile a tutto quello che è strampalato; e accada quel che deve accadere, rimane sempre una consolazione.
Dell'amicizia a prima vista, come dell'amore a prima vista, va detto che è la sola vera.
La felicità corteggia la luce, perciò pensiamo che il mondo sia felice, mentre la miseria si nasconde tenendosi lontana, così pensiamo che non esista.
La malvagità più sottile abitualmente si accoppia con una prudenza fuor del comune, perché deve sempre celar tutto.
Non si ama più abbastanza la propria conoscenza, appena la si comunica.
Quanto più s'allarga la nostra conoscenza dei buoni libri, tanto più si restringe la cerchia degli uomini la cui compagnia ci è gradita.
Bisogna conoscere sé stessi. Anche se questo non servisse a trovare la verità, servirebbe a regolare la propria vita, e non c'è nulla di più giusto.
E' impossibile conoscere gli uomini senza conoscere la forza delle parole.
Perché due si conoscano a fondo è necessario siano sé stessi, ma di solito non si è sé stessi fino a quando non ci si conosce a fondo.
Si può conoscere tutto, eccetto sé stessi.
Il desiderio di conoscenza, come la sete di ricchezza, aumenta continuamente con l'acquisto.
Non si conosce nulla, né le persone, né gli oggetti, semplicemente perché non si può vedere mai una cosa o una persona nella sua totalità, se vedi una persona di faccia, non puoi vedere le sue spalle, hai una visione sempre parziale, approssimativa di tutto.
Conoscenza del vero, conoscenza del nero.
Sapere sia di sapere una cosa, sia di non saperla: questa è conoscenza.