Tutti gli uomini di tragica grandezza diventano tali per un che di morboso.
La vera conoscenza deriva soltanto o da un sospetto o da una rivelazione.
Chi non ha mai fallito in qualcosa non può essere grande.
Se io fossi il vento, non soffierei più su un mondo tanto malvagio e miserabile... Eppure, lo ripeto e lo giuro, c'è qualcosa di glorioso e di benigno nel vento.
E' solamente quando vengono presi nel rapido, fulmineo giro della morte, che i mortali diventano consci dei muti, sottili, onnipresenti pericoli della vita.
Dell'amicizia a prima vista, come dell'amore a prima vista, va detto che è la sola vera.
Non è grande nessuno di quegli uomini che le ricchezze e gli onori mettono in una condizione privilegiata. E perché, allora, sembra grande? Perché lo misuri insieme al piedistallo.
Essere grande significa essere incompreso.
La grandezza dell'uomo è nella decisione di essere più forte della sua condizione.
L'uomo veramente grande è colui che fa sentire grande ogni altro uomo.
Una grande città è quella che ha gli uomini e le donne più grandi.
Un grande uomo non ha tempo di fare davvero nulla, ma solo sedersi ed essere grande.
La grandezza, di un uomo o di un popolo, non è colorita, sonora, applaudibile, rapida: è una cosa intensa, lenta; si nutre di silenzio e di tempo.
La prova principale della vera grandezza di un uomo è la sua percezione della propria piccolezza.
La grandezza non consiste nell'essere questo o quello, ma nell'essere se stesso, e questo ciascuno lo può se lo vuole.
La grandezza nasce dalle ceneri del peggio. Come l'erba è più verde se sotto terra c'è un cadavere in disfacimento.