Molti uomini vivono in pacifica coesistenza con la propria coscienza sporca.— Henry Miller
Molti uomini vivono in pacifica coesistenza con la propria coscienza sporca.
Goethe era un rispettabile cittadino, un pedante, un noioso, uno spirito universale, ma segnato col marchio di fabbrica tedesco, l'aquila bicipite. La serenità di Goethe, la sua tranquilla, olimpica disposizione, non è altro che il sonnolento stupore di una divinità borghese tedesca.
La musica è un meraviglioso stupefacente, a non prenderla troppo sul serio.
Ciò che tiene insieme il mondo, ho imparato a mie spese, è il rapporto sessuale.
Rimbaud dalla letteratura passò alla vita: io ho fatto il contrario.
L'unica cosa che non riceviamo mai abbastanza è l'amore; l'unica cosa che non doniamo mai abbastanza è l'amore.
Una buona coscienza è un Natale perpetuo.
Tutta la mia educazione tende a persuadermi che il mondo della nostra presente coscienza è solo uno fra i tanti mondi di coscienza esistenti.
Se nel sonno la coscienza si addormenta, nel sogno l'esistenza si sveglia.
La vigliaccheria chiede: è sicuro? L'opportunità chiede: è conveniente? La vana gloria chiede: è popolare? Ma la coscienza chiede: è giusto?
La felicità e la pace del cuore nascono dalla coscienza di fare ciò che riteniamo giusto e doveroso, non dal fare ciò che gli altri dicono e fanno.
La coscienza tranquilla è un'invenzione del diavolo.
La coscienza: l'autostima fornita di alone.
L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari.
A volte, ahimè, la coscienza degli uomini si carica di un fardello tanto orribile che riusciamo a liberarcene solo nella tomba. Così l'essenza del crimine rimane avvolta nel mistero.
Il silenzio della coscienza, per incuria e abbandono, può far scambiare l'istintività per spontaneità, il velleitarismo per pertinenza, l'ingiustizia per giustizia, la morte per vita, l'egoismo per amore.