L'arte non ci insegna nulla, salvo il significato della vita.
La storia del mondo è la storia di pochi privilegiati.
Il cuore umano è indistruttibile. Tu immagini soltanto che sia spezzato. In realtà è lo spirito che subisce il vero colpo. Ma anche lo spirito è forte, e se lo desideri, si può sempre riprendere.
Ogni uomo con la pancia piena di classici è un nemico della razza umana.
Un prigioniero non ha sesso. È l'eunuco particolare di Dio.
Tutto questo mistero del sesso, e poi ti accorgi che è nulla, un buco e basta.
Una passione sfrenata per l'arte è un cancro che divora ogni altra cosa.
Con l'età, l'arte e la vita si fondono in una cosa sola.
Le uniche persone che dovrebbero interessarsi all'arte (o alle varie arti) sono quelle che la praticano o lo hanno fatto o aspirano a farlo. L'idea di un "pubblico" è completamente sbagliata. Il pubblico di un artista è fatto dai suoi pari.
L'arte è un appello al quale troppi rispondono senza essere stati chiamati.
L'arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentare con novità.
Il sesso è l'arte di controllare la mancanza di controllo.
Il compito attuale dell'arte è di introdurre il caos nell'ordine.
Si vede come si vuol vedere, ed è questa falsità che costituisce l'arte.
L'arte ci libera illusoriamente dalla sordidezza di essere. Mentre sentiamo i mali e le ingiurie di Amleto, principe di Danimarca, non sentiamo i nostri vili perché sono nostri e vili perché sono vili.
L'arte più perfetta non sta troppo a calcolare, e l'arte elaborata non ha bisogno di star lì a ragionare, sia perché agiamo a somiglianza della natura, sia perché la natura agisce insieme con noi.