L'uomo è tanto più ricco quanto meno costano i suoi piaceri.
Nessun uomo fa qualcosa di originale o scopre un principio senza provare un piacere inesprimibile quanto infinito e sano, che lo avverte della dignità della virtù che ha percepito.
La ricchezza superflua può comperare solo cose superflue, ma per comprare ciò che è necessario all'anima non occorre danaro.
La gran massa degli uomini conduce un'esistenza di silenziosa disperazione.
Il costo di una cosa è l'insieme di quello che è chiamato vita, e che, subito o a lungo termine, bisogna dare in cambio per ottenere la cosa stessa.
La nostra scienza è costituita di alcuni buoni aneddoti insieme ad alcuni maestosi fatti sulla distanza e le dimensioni e di poco o niente sulle stelle nella loro relazione con l'uomo.
Un miliardario spesso non è che un povero uomo con tanti soldi.
La ricchezza è una convinzione; la povertà una certezza.
Il lavoro non è la fonte di ogni ricchezza.
È più facile che una gomena passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli.
Colui che ha una grande ricchezza in sé stesso è come una stanza pronta per la festa di Natale, luminosa, calda e gaia in mezzo alla neve e al ghiaccio della notte di dicembre.
La ricchezza è una condizione relativa: è ricco chi guadagna di più di quanto spende e, viceversa, è povero chi ha esigenze superiori al reddito.
L'energia è il problema cruciale del mondo. E' tutto. I popoli ricchi sono quelli che hanno energia. L'unica strada è consumare il meno possibile.
Se non otterrò nulla dalla casa del ricco, mi daranno qualcosa alla casa del povero. Coloro che molto possiedono spesso sono avidi; quelli che hanno poco sono sempre pronti a spartirlo.
Un buon sigaro e stare a occhi chiusi: questo è essere ricchi.
Di là da certo segno, la ricchezza e la povertà hanno comune questa maledizione, che fanno dell'uomo uno schiavo.