Tutte le disavventure non sono che gradini verso la fortuna.
La maggior parte dei lussi, e molte delle cosiddette comodità, non solo non sono indispensabili, ma sono anzi veri e propri ostacoli al progresso morale dell'umanità.
Le qualità migliori della natura umana, come i fiori in boccio, si possono conservare solo avendone la massima cura. Eppure noi non trattiamo né noi stessi né gli altri con tanta tenerezza.
La filantropia è quasi l'unica virtù sufficientemente apprezzata dagli uomini. Non solo, è grandemente sopravvalutata: e chi la sopravvaluta è il nostro stesso egoismo.
La massa degli uomini serve lo stato in questo modo, non come uomini soprattutto, bensì come macchine, con i propri corpi.
Se ci fosse chi riesce a vivere senza mai servirsi del denaro, lo Stato esiterebbe a chiedergliene. Ma il ricco, per non fare paragoni spiacevoli, è sempre colluso con l'istituzione che lo fa ricco.
Poiché nessuno pensa che le sue sventure possano essere attribuite a una sua pochezza, ecco che dovrà individuare un colpevole.
Una giornata a volte è matrigna, a volte è madre.
Le avversità fanno si che alcuni uomini si infrangano; e che altri infrangano dei record.
Se la Legge di Murphy può andar male, lo farà.
Farmaco contro la sventura sia il grato ricordo dei beni passati e la considerazione che è impossibile far sì che non sia avvenuto ciò che è avvenuto.
Più cose uno sa, più le cose non gli sono andate per il verso giusto.
La felicità è fatta di sventure evitate.
La storia non è altro che un quadro di delitti e di sventure.
Nuove avversità arrivano come un treno in orario.
Degli sciocchi è maestro non il discorso, ma la sventura.