Degli sciocchi è maestro non il discorso, ma la sventura.
Al saggio tutta la Terra é aperta, perché patria di un'anima bella é il mondo intero.
Gli uomini, fuggendo la morte, l'inseguono.
È bene non soltanto il non commettere ingiustizia, ma il non voler commetterla.
Non con i beni corporei né con il denaro, ma con rettitudine e con saggezza, gli uomini diventano felici.
Il bene e il vero è uguale per tutti gli uomini; ma il piacevole varia da uomo a uomo.
Non discutere sulle difficoltà. Le difficoltà lo faranno da sole.
È buffa la fortuna. Magari non ne vedi neanche l'ombra per anni e poi quando meno te l'aspetti, si presenta al tuo vicino di casa.
Le sorprese, come le sfortune, raramente vengono da sole.
Non essere amati è una semplice sfortuna; la vera disgrazia è non amare.
La vera, unica sfortuna: quella di venire alla luce. Risale all'aggressività, al principio di espansione e di rabbia annidato nelle origini, allo slancio verso il peggio che le squassò.
Le avversità possono essere superate solo immaginando come sarebbe il mondo se i nostri sogni finalmente si avverassero.
Gli amici che nella sfortuna non si dimostrano tali sono amici solo di nome, e non di fatto.
Il destino è una buona cosa da accettare quando ti viene incontro. Quando non è così, non chiamarlo destino; chiamalo ingiustizia, tradimento, o semplicemente cattiva fortuna.
Nell'ateismo non vi è alcuna consolazione. Sfortunatamente, è la visione del mondo più ragionevole.
Chi la fortuna ha reso amico, un colpo di sfortuna rende nemico.