Filosofia: una risposta impossibile ad un problema senza risposta.
La politica, nella pratica, quali che siano le idee che professa, è sempre stata l'organizzazione sistematica dell'odio.
Un amico al potere è un amico perso.
Amici si nasce, non si diventa.
La politica moderna è, in fondo, una lotta non di uomini ma di forze.
Platone è la filosofia e la filosofia è Platone.
Prima vivere, poi filosofare.
Il pensiero assoluto è antisociale, antigregario, forse autistico. È una lebbra che cerca l'isolamento.
I primi due requisiti del filosofare sono questi: prima di tutto che si abbia il coraggio di non serbare nel proprio cuore alcuna domanda e, in secondo luogo, che si porti a chiara coscienza tutto ciò che si capisce da sé per concepirlo come problema.
Non è bene né dimenticare le domande che la filosofia pone né persuaderci di aver trovato incontrovertibili risposte.
Ci si domandava: Che cosa è Dio? E la filosofia tedesca ha risposto: è l'uomo.
I filosofi superficiali sono la rovina dell'arte.
Il filosofo vive di problemi come l'uomo di cibi. Un problema insolubile è un cibo indigesto.
Cos'è la filosofia? Scusate il mio conservatorismo banale, ma non trovo ancora di meglio che la definizione che ne dà Aristotele nella Metafisica: è la risposta a un atto di meraviglia.
L'uomo che ha gustato una volta i frutti della filosofia, che ha imparato a conoscere i suoi sistemi, e che allora, immancabilmente, li ha ammirati come i beni più alti della cultura, non può più rinunciare alla filosofia e al filosofare.