Il mio lavoro come fotografo ritrattista è quello di sedurre, divertire e intrattenere.— Helmut Newton
Il mio lavoro come fotografo ritrattista è quello di sedurre, divertire e intrattenere.
Nelle mie foto non c'è emozione. È tutto molto freddo, volutamente freddo.
Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, tre concetti che riassumono l'arte della fotografia.
La gente ci ha dato tutto gratuitamente. Ci è stato permesso solo film così tanto per immagine, ma non c'era limite alla creatività. Mi piace dire che ci hanno lasciato perdere, come cani randagi per le strade di Parigi.
Spesso mi capita di soffrire d'insonnia. Forse ho visto troppe immagini in vita mia per poter dormire tranquillo.
Sedurre un genio non è più difficile che sedurre un idraulico: il problema, semmai, è quello di trovarlo.
Non è abbastanza conquistare; uno deve imparare a sedurre.
Un seduttore non spegne e accende un potere di cui è dotato. Ogni occasione sociale, ogni interazione personale è vista come una potenziale seduzione.
Se sono seducente non è merito mio: sono così e basta, non me ne accorgo nemmeno. Certe cose non si imparano, è natura.
Io amo sedurre: visto che non lo faccio nella vita privata, mi piace farlo in scena.
Correre dietro alle donne non ha mai fatto male a nessuno; è raggiungerle che è pericoloso.
Nell'impresa della seduzione tutto o quasi è ammesso: dai tatuaggi al ballo, dai profumi agli espedienti più astuti. E alla fine, fra tutti, è proprio l'Homo Sapiens l'animale che corteggia più a lungo e in modo più fantasioso e sofisticato.
Una donna non può non avvertire lo sguardo di desiderio che si posa su di lei, sia pure in una stanza affollata, sia pure quando non è in grado di individuarne la fonte.
Il punto non è raccogliere l'opinione del mondo come una stella polare che ci guidi, bensì di andare ognuno per la propria strada, nella vita e nel lavoro, senza essere depressi dal fallimento né sedotti dagli applausi.