Il cinismo è la comicità in cattiva salute.
Arriva un momento della giornata in cui, dopo aver lavorato la mattina, risposto alle lettere nel pomeriggio, non hai null'altro da fare. Allora ti senti annoiato: quello è il momento per il sesso.
Non c'è rimorso così forte come quello provocato dagli scacchi.
Mi considero una cinica speranzosa.
Il cinismo è la sola forma sotto la quale le anime volgari rasentano l'onestà.
Il cinismo è dandyismo intellettuale.
Solo una nuova narratività frammentata, intensa, lucida e appassionata poteva rinnovare quel cinismo dei sentimenti che sembra ossessionare il mondo e annichilire i sentimenti. E che si scioglie e si risolve di fronte al racconto fatto da migliaia di utenti, di sogni, di desideri e di futuro.
Non deve prevalere un asettico e arido cinismo del giornalismo che non crede più in nulla. Il giornalismo deve essere in qualche modo portatore di valori. Ogni testata, ogni giornale ha una sua storia.
Idealista: un cinico nei cambiamenti.
Questa iniziativa è stata fatta col padre cinico della RAI.
Il gioco del Monopoli è una semplificazione del cinismo: stipuli i contratti per ingannare i tuoi amici, devi muoverti prima degli altri per conquistare nuovi spazi.
Un cinico è uno che, quando sente profumo di fiori, si guarda in giro per vedere dov'è la bara.
La maggior parte dei cinici sono dei veri romantici: sono stati feriti, sono sensibili, e il loro cinismo è un guscio che sta proteggendo la piccola parte a loro cara che hanno dentro e che è ancora viva.