Il cinismo è la comicità in cattiva salute.
Arriva un momento della giornata in cui, dopo aver lavorato la mattina, risposto alle lettere nel pomeriggio, non hai null'altro da fare. Allora ti senti annoiato: quello è il momento per il sesso.
Non c'è rimorso così forte come quello provocato dagli scacchi.
Questa società così fredda, così necrofila, così impaurita, così cinica ‐ e allo stesso tempo così travolta dalle sbornie del sentimentalismo ‐ ha paura dello spirito femminile perché questo spirito, che è concreto, attivo, la spingerebbe in una direzione opposta.
Chi è un cinico? Un uomo che conosce il prezzo di ogni cosa e il valore di nessuna.
Destino cinico e baro.
Non urlate tanto sul cinismo! Il cinismo non sta nelle parole che descrivono la realtà ma nella realtà stessa.
Odio il cinismo più del diavolo; a meno che siano la stessa cosa.
Un cinico è uno che, quando sente profumo di fiori, si guarda in giro per vedere dov'è la bara.
Che cosa è un cinico? Un uomo che sa il prezzo di tutte le cose e il valore di nessuna.
Il cinismo é l'arte di vedere le cose come sono, non come dovrebbero essere.
Il cinismo è una sorta di fratello cattivo del disincanto.
Salta in piedi, Sancho, è tardi, non vorrai dormire ancora, solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora: per i primi è indifferenza e disprezzo dei valori e per gli altri è riluttanza nei confronti dei doveri!