La vita è l'infanzia della nostra immortalità.
Non si arriva mai tanto lontano come quando non si sa più dove si va.
È delizioso trasportare se stessi nello spirito del passato, per vedere come un uomo saggio ha pensato prima di noi, ed a quali gloriose altezze siamo finalmente giunti.
Le passioni sono difetti o virtù, solamente se portate all'estremo.
Solo i deboli hanno paura di essere influenzati.
La tecnica alleata alla mancanza di gusto è la più terribile nemica dell'arte.
L'infanzia è il luogo più protetto.
Ripensando alla mia infanzia, mi chiedo come sono riuscito a sopravvivere. Naturalmente è stata un'infanzia infelice, sennò non ci sarebbe gusto.
Fare un film significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell'infanzia.
Non è mai troppo tardi per farsi un'infanzia felice.
C'è un momento della mia infanzia che spesso mi ritorna in mente. Sto giocando con delle compagne di scuola sul balcone e sento mio padre che parla con la mamma: "È ora che Franca incominci a recitare, ormai è grande". Avevo tre anni.
Un guscio di indifferenza talvolta circonda l'infanzia e la difende dalle provocazioni degli adulti.
L'infanzia è una malattia, un malanno da cui si guarisce crescendo.
L'uomo ha fama d'infante davanti al dio come il fanciullo davanti all'uomo.
Nella nostra infanzia c'è sempre un momento in cui una porta si apre e lascia entrare l'avvenire.
Non esistono forse giorni della nostra infanzia che abbiamo vissuto intensamente quanto quelli che crediamo di aver perduto senza viverli, i giorni trascorsi in compagnia di un libro molto caro.