67 frasi, citazioni, aforismi
Il paradiso risiede nei ricordi della nostra infanzia. In quei giorni eravamo protetti dai nostri genitori ed eravamo innocentemente incoscienti dei tanti problemi che ci circondavano.
Nella nostra infanzia c'è sempre un momento in cui una porta si apre e lascia entrare l'avvenire.
L'infanzia non ha tempo. Man mano che gli anni passano bisogna conservarla e conquistarla, nonostante l'età.
Un guscio di indifferenza talvolta circonda l'infanzia e la difende dalle provocazioni degli adulti.
C'è un momento della mia infanzia che spesso mi ritorna in mente. Sto giocando con delle compagne di scuola sul balcone e sento mio padre che parla con la mamma: "È ora che Franca incominci a recitare, ormai è grande". Avevo tre anni.
L'infanzia è senza pietà.
Chiunque sia sopravvissuto alla propria infanzia, possiede informazioni sulla vita per il resto dei propri giorni.
Quando l'infanzia muore, i suoi cadaveri vengono chiamati adulti ed entrano nella società, uno dei nomi più garbati dell'inferno. Per questo abbiamo paura dei bambini, anche se li amiamo: sono il metro del nostro sfacelo.
Non è mai troppo tardi per farsi un'infanzia felice.
L'infanzia è il luogo più protetto.
E quasi per sbaglio Eddie scoprì una delle grandi verità della sua infanzia: i veri mostri sono gli adulti.
Mia soltanto è la patria della mia anima. Vi posso entrare senza passaporto e mi sento a casa; essa vede la mia tristezza e la mia solitudine ma non vi sono case: furono distrutte durante la mia infanzia, i loro inquilini volano ora nell'aria in cerca di una casa, vivono nella mia anima.
L'infanzia è una stagione fatata. La sola di tutta una vita che non finisce mai e t'accompagna sino all'ultimo respiro.
Una volta a un mio concerto è venuto un punkabbestia... barba, piercing, birra. Ho pensato: si sarà sbagliato. Poi quando ho iniziato a cantare Memole e lui è scoppiato a piangere, ho capito: l'infanzia è il rifugio di tutti. Bisogna tornare alla purezza dell'infanzia.
Non arrivavano in molti fino a trent'anni. La vecchiaia era un privilegio di alberi e pietre. L'infanzia durava quanto quella dei cuccioli di lupo. Bisognava sbrigarsi, fare in tempo a vivere prima che tramontasse il sole, prima che cadesse la neve.
Non esistono forse giorni della nostra infanzia che abbiamo vissuto intensamente quanto quelli che crediamo di aver perduto senza viverli, i giorni trascorsi in compagnia di un libro molto caro.
La Juventus è come una malattia che uno si trascina dall'infanzia. Alla lunga ci si rassegna.
L'infanzia smette ufficialmente quando si aggiunge il primo zero agli anni. Smette ma non succede niente, si sta dentro lo stesso corpo di marmocchio inceppato dalle altre estati, rimescolato dentro e fermo fuori.
Inevitabilmente tutti i grandi uomini conservano qualcosa di infantile.
L'infanzia è una malattia, un malanno da cui si guarisce crescendo.