La morte si sconta vivendo.— Giuseppe Ungaretti
La morte si sconta vivendo.
La parola è impotente, la parola non riuscirà mai a dare il segreto che è in noi, mai. Lo avvicina.
Vita. Corruzione che s'adorna di illusioni.
Inverno. Come un seme il mio animo ha bisogno del lavoro nascosto di questa stagione.
Corruzione che s'adorna di illusioni.
La meta è partire.
Non c'è dubbio che i discendenti non facciano all'occorrenza ciò che avran veduto fare da quelli che li avranno preceduti. Gli onori che renderete a coloro cui succedeste sopra la terra, vi saranno resi da quelli che succederanno a voi.
Il sogno è un fenomeno misterioso, è l'unica via che ha l'uomo di incontrare le persone scomparse, parlare con loro, provare forti emozioni, fino a piangere con loro.
La morte è una caratteristica acquisita.
La morte è per tutti, la vita per pochi.
A volte per i morti si fanno cose che non si sarebbero fatte per i vivi.
Noi tendiamo alla morte, come la freccia al bersaglio, e mai falliamo la mira.
Un confessore si recò da un moribondo e gli disse: «Vengo a esortarvi a morire in pace». L'altro rispose: «E io vi esorto a lasciarmi morire in pace».
Vorrei andare a Limbiate al vecchio cimitero. La morte mi consola sempre. Credo in Dio e sento la sua pace.
La morte come desiderio si trova davvero ovunque, e non è necessario scavare molto nell'uomo per trarla alla luce.
Entriamo nel sonno per un atto di egoismo giornaliero: nella morte per un egoismo definitivo.