Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati quelli che sono nella tristezza: Dio li consolerà.
Mentre avete la luce credete nella luce, per diventare figli della luce.
Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.
Solo con la purezza e le buone azioni dei seguaci si può difendere la religione, mai con la contrapposizione a chi professa altre fedi.
Ma voi siate astuti come i serpenti e puri come le colombe.
Autopurificazione, deve significare purificazione in ogni condizione di vita. Ed essendo la purificazione altamente contagiosa, la purificazione di sé stessi condurrà necessariamente alla purificazione di ciò che si avrà intorno.
Non è il contatto con la donna che corrompe l'uomo, è anzi l'uomo, spesso, troppo impuro per toccarla.
Chi opera per sincera coscienza può errare, ma è puro innanzi a Dio.
L'uomo fluisce subito a Dio quando il canale della purezza è aperto. Alternativamente, la nostra purezza c'ispira e la nostra impurità ci abbatte.
Le due ali per volare in Paradiso sono la purità e l'umiltà.
Custodiscono la purezza le fatiche corporali e la meditazione della Scrittura.
Nessuno è più pericoloso di una persona che immagina di avere un cuore puro: per la sua purezza, per definizione, non lo si può contraddire.