Qui si fa l'Italia o si muore.
Il prete dura benché i ciechi soltanto non s'accorgono che egli è il primo a farsi beffe delle favole che spaccia.
Non vi fidate della diplomazia; cotesta vecchia senza cuore vi inganna certamente!
Le felicità come le sventure vanno sempre in frotte.
Vi sono dei momenti di parossismo durante la pugna nei quali la morte perde tutto il suo orrore e ammiri tale che sarebbe fuggito dinanzi ad un cavaliere disarmato, non far caso di una grandine fitta di fucilate che lo prendono a bersaglio.
Cura di governo dovrebbe essere quella di migliorare la condizione del povero e non è così sventuratamente. I governi pensano alla propria conservazione.
Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia.
La nostra unità richiede pluralismo, sussidiarietà. Questo vale per l'Italia e anche per l'Europa.
Gli italiani guadagnano netto, ma vivono lordo.
Senza conservatori e senza rivoluzionari, l'Italia è diventata la patria naturale del costume demagogico.
L'Italia è sempre stata una squadra rispettata in tutto il mondo.
L'Italia sta in piedi solo perché non sa da che parte cadere.
Gli italiani, generosissimi in tutto, non sono generosi quando si tratta di pensare.
In Italia l'omosessualità è accettata solo su un palco, nella realtà i gay vengono bastonati in piazza. Vorrei che questi artisti invece di mettersi il lucidalabbra facessero uscire il messaggio che si può vivere l'omosessualità, tabù in Italia, in maniera naturale.
La scommessa vera, in un paese democratico che vuole crescere come l'Italia che va in Europa, è quella di formare le giovani generazioni alla cultura della legalità.
Politicamente si pascono ancora di illusioni e credono alle fanfaluche più che ai fatti concreti, poi magari si svegliano e voltano le spalle di colpo ai loro idoli.