L'Italia è sempre stata una squadra rispettata in tutto il mondo.
Evito di sognare. Ogni volta che ci provo, mi sveglio sbattendo sul comodino.
Il popolo italiano è sempre in buona fede.
Bisogna che i Lombardi dimentichino di essere italiani; le mie province d'Italia non debbono essere unite fra loro che dal vincolo dell'ubbidienza all'imperatore.
Un premio internazionale è sempre una grande emozione, un riconoscimento che non è solo a me, ma anche ai miei ragazzi e all'Italia intera con la sua costellazione di artigiani vignaioli, casari, allevatori e pescatori.
L'Italia è la patria dei tuttologi: tutti pretendono di dire la loro su tutto, anche se non hanno una competenza specifica sull'argomento.
Propongo che l'Italia come Stato indipendente sia abolito e che diventi una colonia di un Paese civile.
La nostra unità richiede pluralismo, sussidiarietà. Questo vale per l'Italia e anche per l'Europa.
Raccontare ai giornalisti stranieri la politica culturale italiana non è cosa semplice. Bisogna prima di tutto cercare di non ridere.
L'Italia legale, dall'industria all'università, dalla cultura alla politica, era un immenso bacino geografico di ladrocinii. Si falsificava la vita in tutta omertà per meglio depredarla, asservirla, depistarla.
Mi piace il pasticcio enorme che è l'Italia.
In Italia non si può ottenere nulla per le vie legali, nemmeno le cose legali. Anche queste si hanno per via illecita: favore, raccomandazione, pressione, ricatto ecc.