I santi non sono nati, ma si sono fatti santi.
Tante volte crediamo di avere la carità e non ne abbiamo che la finzione.
Più avete da lavorare e più dovete pregare, per essere strumenti docili nelle mani di Dio.
I sacerdoti devono possedere un magazzino di speranza per darne agli altri.
Che cos'è una comunità senza carità fraterna? Un purgatorio o meglio un inferno anticipato.
I nostri costumi sono stati corrotti a furia di comunicare con i santi.
Una delle conquiste più importanti della cristianità contemporanea è infatti la sicura coscienza della possibilità di una totale santità nella vita del mondo.
La vera, forse l'unica identità cristiana è la santità.
Oggi non è sufficiente essere santo: è necessaria la santità che il momento presente esige, una santità nuova, anch'essa senza precedenti.
Gli uomini più divoti e santi, amatori et exequitori dell'antiqua e nova legge, absolutamente e per particolar privilegio son stati chiamati asini.
Il miglior modo di onorare i santi è di imitarli.
Il santo è l'uomo vero, un uomo vero perché aderisce a Dio e quindi all'ideale per cui è stato costruito il suo cuore, di cui è costituito il suo destino.
Santo. Peccatore morto, riveduto e corretto.
Il santo piange, ed è umano. Dio tace. Per questo possiamo amare il santo ma non possiamo amare Dio.
Dio ha voluto creare i grandi Santi, che possono essere paragonati ai gigli ed alle rose; ma ne ha creati anche di più piccoli, e questi si debbono contentare d'essere margherite o violette, destinate a rallegrar lo sguardo del Signore quand'egli si degna d'abbassarlo.