A chi la va bene, par savio.
La più gran pazzia dell'uomo è il riputarsi savio.
Chi manda la sua lingua avanti del pensiero non ha del saggio.
Chi manda la lingua avanti al pensiero non ha del saggio.
Non viene ingannato se non chi si fida.
Non è ingannato se non chi si fida.
Questi simili modi debbe osservare uno principe savio, e mai ne' tempi pacifici stare ozioso, ma con industria farne capitale, per potersene valere nelle avversità, acciò che, quando si muta la fortuna, lo truovi parato a resisterle.
No. È il grande inganno, la saggezza dei vecchi. Non diventano saggi. Diventano attenti.
La via del saggio è agire, ma non competere.
Bisogna sostenere le proprie convinzioni non con la ragione della forza, ma con la forza della ragione.
Costui crede di sapere mentre non sa; io almeno non so, ma non credo di sapere. Ed è proprio per questa piccola differenza che io sembro di essere più sapiente, perché non credo di sapere quello che non so.
Le nostre più grosse stupidaggini possono essere molto sagge.
Le ore della follia sono misurate dall'orologio, ma quelle della saggezza nessun orologio le può misurare.
Gli sciocchi agiscono distrattamente. Il saggio invece custodisce l'attenzione come il suo tesoro più prezioso.
È sorprendente notare quante volte la "saggezza matura" somiglia alla stanchezza.
L'aspetto più triste della vita in questo momento è che la scienza raccoglie conoscenza più velocemente di quanto la società raccolga saggezza.