Chi manda la lingua avanti al pensiero non ha del saggio.
Cavoli riscaldati né amore ritornato non fu mai buono.
Ciò che non si può vendere si deve donare.
Chi numera gli anni fa conto con la morte.
Chi dà il maneggio di casa alle donne, ha sempre il filiere all'uscio.
Quando i saggi vanno oltre l'udito dell'udito, il pensiero del pensiero, la parola della parola (e vi è anche il respiro del respiro, lo sguardo dello sguardo), trasuperano il mondo fenomenico e diventano immortali.
Nessun maggior segno d'essere poco filosofo e poco savio, che volere savia e filosofica tutta la vita.
Lo stupido non perdona e non dimentica. L'ingenuo perdona e dimentica. Il saggio perdona, ma non dimentica.
Ci sono più pazzi che savi, e nel savio stesso c'è più pazzia che saggezza.
Andai nei boschi per vivere con saggezza, vivere con profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.
I più gran dotti non sono gli uomini più saggi.
È possibile essere saggio in alcune cose e infantile in altre, essere insieme implacabile e inetto, astuto e stupido, sereno e irritabile.
Ogni uomo saggio vive in un osservatorio.
Non augurarti che sia più facile, augurati di essere più bravo. Non augurarti meno problemi; augurati maggiori capacità. Non augurarti meno sfide, augurati più saggezza.
La via dell'eccesso conduce al palazzo della saggezza.