La venerazione tributata al saggio fa onore a chi la esercita.
Né la ricchezza più grande, né l'ammirazione delle folle, né altra cosa che dipenda da cause indefinite sono in grado di sciogliere il turbamento dell'animo e di procurare vera gioia.
La stoltezza ha questo di proprio: ricomincia sempre da capo la vita.
Ogni dolore è facile a disprezzare; quello che comporta sofferenza intensa dura poco tempo, e quello che perdura molto tempo nella carne comporta sofferenza temperata.
Ciascuno è maestro di se stesso e solo dentro di se trova la ragione delle cose.
È bene riflettere sulle cose che possono farci felici: infatti se siamo felici abbiamo tutto ciò che occorre; se non lo siamo facciamo di tutto per esserlo.
Se il pazzo persevererà nella sua follia diventerà saggio.
La via del saggio consiste nell'essere generoso e nel non competere.
L'uomo saggio non pretende di essere maestro agli altri né li considera come suoi discepoli: perché non ama né se stesso come maestro né gli altri come discepoli.
Forza di giovane e consiglio di vecchio.
Oggigiorno la gente cerca la conoscenza, non la saggezza. La conoscenza è del passato, la saggezza è del futuro.
Saggio è chi pensa. L'arbitro non può essere saggio. Deve essere impulsivo. Deve decidere in tre decimi di secondo.
In materia di esistenza l'ottimismo ha quasi sempre la meglio sulla saggezza del nulla.
Chi vive senza follie, non è così saggio come crede.
La stupidità deriva dall'avere una risposta per ogni cosa. La saggezza deriva dall'avere, per ogni cosa, una domanda.
La saggezza del mondo insegna che è cosa migliore per la reputazione fallire in modo convenzionale, anziché riuscire in modo anticonvenzionale.