Mare bianco, scirocco in campo.— Giovanni Verga
Mare bianco, scirocco in campo.
Chi ha bocca mangia, e chi non mangia se ne muore.
Fa il mestiere che sai, che se non arricchisci camperai.
Quando il sole si corica insaccato si aspetta il vento di ponente.
Al giorno che promise si conosce il buon pagatore.
Non vada un picciol legno a contrastar col vento,a provocar lo sdegno d'un procelloso mar.
Sempre camminerò per queste spiagge tra la sabbia e la schiuma dell'onda. L'alta marea cancellerà l'impronta e al vento svanirà la schiuma. Ma sempre spiaggia e mare rimarranno.
Il vento si nutre di polvere e cespugli rotolati e dell'orgoglio di impronte cancellate e nuvole disperse.
Il mare di solito non si muove senza l'impulso del vento.
Tirava un vento maligno che arruffava una nuvolaglia giallusa.
Mi sembra duro pensare che il rumore del vento tra le foglie non sia un oracolo.
Perché amava tanto i temporali, perché lo eccitava il rumore delle porte spalancate dal vento e delle folate di pioggia che spazzavano violentemente le scale di casa?
In casa o fuori, nessuno si rilassaIn marzo, quel mese di vento e tasseIl vento andrà via senza dannoLe tasse resteranno tutto l'anno.
L'amore è fatto di pioggia. Solo il vento sa quando e dove può arrivare.
Parlo della bellezza. Non ci si mette a discutere su un vento d'aprile. Quando lo si incontra ci si sente rianimati. Ci si sente rianimati quando si incontra in Platone un pensiero che corre veloce, o un bel profilo di una statua.