L'Inferno non è che il Paradiso capovolto.
La bellezza è un dono della pietà divina.
Il mare è un nemico che gli uomini si sforzano di amare.
La poesia è una cosa talmente magica che quelli stessi che la fanno sono gli ultimi a capirci qualche cosa.
Quasi tutti gli uomini che hanno fatto qualcosa di nuovo nel mondo o non sono mai andati a scuola o ne sono scappati presto o sono stati "cattivi" scolari.
L'ignoranza delle persone colte non ha possibili termini di confronto che nella disonestà dei galantuomini, nella immoralità dei giusti, nell'imbecillità degli uomini di genio e nella debolezza dei potenti.
Il mondo è appunto l'inferno e gli uomini sono, da una parte, le anime tormentate e, dall'altra, i diavoli.
Senza il purgatorio e l'inferno, il buon Dio non sarebbe che un povero re.
Il mondo che abitiamo è l'inferno temperato dal nulla, dove l'uomo, che rifiuta di conoscere sé stesso, preferisce immolarsi.
L'inferno di cui parla la teologia non è peggiore di quello che noi creiamo a noi stessi in questo mondo formando in modo sbagliato il nostro carattere.
L'inferno è vuoto e tutti i diavoli sono qui.
L'inferno inutile ai savi è necessario all'insensata plebe.
Noi siamo all'inferno, e la sola scelta che abbiamo è tra essere i dannati che vengono tormentati o i diavoli addetti al loro supplizio.
Si è sempre tentato di tenere insieme gli uomini con la forza o le minacce. La minaccia dell'inferno era un tentativo di questo tipo.
È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo inferno.
L'inferno è lastricato di buone intenzioni, non di cattive.