Uno si smarrisce pensando troppo, come pensando poco.
Credere che il passato possa ritornare è una necessità della mente umana, la quale, non istando mai nel presente e ignorando l'avvenire, ne cerca uno che somigli al passato.
L'arte ritrova quello che la natura guastata ha perduto.
L'inerzia chiamasi rassegnazione, e poiché non si sente più l'amor di patria, si parla di umanità.
Tutto ciò che nel bene medesimo vi ha d'eccessivo si paga, perché le leggi eterne vogliono che nel mondo morale, non altrimenti che nel fisico, vi'sia uno sviluppo regolare e lento.
L'equilibrio ha consacrato la nostra ruina, legittimato la conquista dei forti, l'oppressione dei vinti.
Pensatore a catena. A uno che ha molto pensato, ogni nuovo pensiero che sente o legge, appare subito in forma di catena.
Nulla è bene o male, se non si pensa di fare bene o male.
Ci sono in ogni epoca degli individui che non pensano come tutti, cioè che non pensano come coloro che non pensano affatto.
Pensare non è essere d'accordo o in disaccordo: questo è votare.
È quasi impossibile pensare senza parlare.
Non si entra nel pensare affermando d'essere il migliore. Non cerchiamo la saggezza per eccellenza, ma per difetto.
Un uomo che pensi correttamente, molto probabilmente pensa ai propri affari. Quando non è così, egli smette di pensare ai propri insignificanti affari per occuparsi di quelli degli altri.
Tutta la vita dello Stato e della società è fondata sul tacito presupposto che l'uomo non pensi. Una testa che non si offra in qualsiasi situazione come un capace spazio vuoto non avrà vita facile nel mondo.
Per "pensiero" io intendo tutto l'insieme - pensato, sentito, il corpo, l'intera società coi suoi pensieri condivisi - è tutto un unico processo.
Pensare è un piacere faticoso, come fare sport.