Il potere ha le sue tentazioni e le sue tradizioni.
Ho stima per D'Alema. Ma lo considero una delle persone più antipatiche che abbiano mai gravitato nell'ambiente della storia repubblicana. Ho simpatia umana per Bertinotti che considero però quanto di più distante esista dalle mie idee.
Il qualunquismo è il peggiore nemico della nostra democrazia.
Vede, io credo che l'uomo più potente sia quello che riesce a trasformare il nemico in un fratello.
Tre metri di corda e un asse mobile, questo è tutto ciò che occorre al potere.
La cosa più difficile è definire un cammino per noi stessi. Chi non compie una scelta, agli occhi del Signore muore, anche se continua a respirare e a camminare per le strade. Perché l'uomo deve scegliere. In questo sta la sua forza: il potere delle sue decisioni.
La distinzione fra potere e forza è anche evidente in una sfera del tutto diversa: quella della devozione religiosa, nelle sue molteplici sfumature.
Non conosco nulla di sublime che non sia una variante del potere.
La grande forza del potere, che sia religioso o politico: provocare il senso di colpa da cui pretende di liberarci.
Il potere non è altro che la capacità di predire, con la massima precisione, i comportamenti altrui.
Il gallo ha grande potere nel (suo) pollaio.
Che cos'è il potere? A pensarci bene, è una stronzata.
Il potere non sazia, anzi è come la droga e richiede sempre dosi maggiori.