Cosa ne sappiamo di come si imbriglia il potere del cielo?— Suzanne Collins
Cosa ne sappiamo di come si imbriglia il potere del cielo?
Tradimento. È la mia prima sensazione, ed è grottesca. Perché, per esserci un tradimento, dovrebbe esserci stata fiducia, prima.
Mangiavo come se non avessi mai più dovuto rivedere del cibo.
Dev'essere un sistema molto fragile se basta una manciata di bacche a farlo crollare.
L'uccello, la spilla, la canzone, le bacche, l'orologio, il pane tostato, il vestito consumato dal fuoco. Io sono la ghiandaia imitatrice. Quella che è sopravvissuta nonostante i piani di Capitol City. Il simbolo della ribellione.
Mi offro volontaria! Mi offro volontaria come tributo!
Di tutte le cose visibili, la più alta è il cielo delle stelle fisse.
Il vuoto del cielo disarma la collera.
L'amore è un concetto estensibile che va dal cielo all'inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l'infinito.
Scusatemi, mentre bacio il cielo!
Il cielo di città mi piace perché puzza di basso, di uomini. Il cielo di campagna invece mi fa paura. C'è solo roba del Signore, lassù: stelle, stelloni, nuvole al galoppo.
Non posso dire di avere una memoria precisa, unica di quella esperienza. Nella mia mente sono rimaste una serie di immagini visive delle cose più strane e lontane dalla normalità terrestre. Ricordo il cielo nero come la pece, la desolazione della superficie lunare.
Sciocco è chi a contrastar col ciel s'ingegna, Il tuo destin a tal ben non si degna; Ond'è dispersa al vento ogni fatica.
Il Cielo non ha parenti; tratta egualmente tutti gli uomini.
Per la morte non c'è spazio, ma le vite volano e si aggiungono alle stelle nell'alto cielo.