In viva morte morta vita vivo!
Il sapiente ha tutte le cose mutabili come cose che non sono, ed afferma quelle non esser altro che vanità ed un niente; perché il tempo a l'eternità ha proporzione come il punto a la linea.
Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.
Con questa filosofia l'animo mi s'aggrandisse, e me si magnifica l'intelletto. Però, qualunque sii il punto di questa sera ch'aspetto, si la mutazione è vera, io che son ne la notte, aspetto il giorno, e quei che son nel giorno, aspettano la notte.
Colui che da una diversa visione della cosa più è commosso, non teme le angustie della morte.
L'amor fa dovenir li vecchi pazzi, e gli giovani savii.
Per tre giorni dopo la morte i capelli e le unghie continuano a crescere ma le telefonate calano progressivamente.
La morte è una sorpresa che rende inconcepibile il concepibile.
Non è importante il modo in cui in uomo muore, ma quello in cui vive: l'atto di morire non è importante, dura così poco.
Solo per la morte noi siamo insostituibili.
La morte in sé non è una brutta cosa: brutta è la strada che porta alla morte.
Chi muore paga tutti i debiti.
Morire è solo un modo particolarmente esatto di invecchiare.
Spesso sono i giovani ad avere le idee necessarie affinché la società progredisca. Però i vecchi non sempre sono disposti a cedere loro il posto: in questo caso la morte è utile alla società.
Morte è quanto vediamo stando svegli, sonno quanto vediamo dormendo.
Quando gli uomini muoiono, li attendono cose che essi non sperano né suppongono.