Chi più si ama meno può amare.
Forse, in qual forma, in quale stato che sia, dentro covile o cuna, è funesto a chi nasce il dì natale.
Tutto è nulla, solido nulla.
Si dice male che la noia è un mal comune. La noia non è sentita che da quelli in cui lo spirito è qualche cosa. Agli altri ogni insipida occupazione basta a tenerli contenti; e quando non hanno occupazione alcuna, non sentono la pena della noia.
Nessuna cosa maggiormente dimostra la grandezza e la potenza dell'umano intelletto, nè l'altezza e nobiltà dell'uomo, che il poter l'uomo conoscere e fortemente sentire la sua piccolezza.
Il vino è il più certo, e il più efficace consolatore.
Amare significa pensare intensamente a qualcuno, dimenticando se stessi.
Temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita è già per tre quarti morto.
L'amore non deve pretendere, deve avere solo la forza di diventare certezza.
L'amore è una cinciallegra che vola e non riesci a fermarla, nemmeno a metterle il sale sulla coda.
Se gli uomini sapessero che per amare una donna bisogna amare la bambina che è in lei.
Se l'anima cessa di amare precipita giù qui sulla terra in uno stato quasi equivalente all'inferno.
Il primo amore non si scorda mai, specie quando coincide con l'ultimo.
Ma Amore è cieco e gli amanti non vedono le dolci follie che commettono.
L'amore è come la devozione; viene tardi. Non si è né innamorate né devote a vent'anni, a meno che non si abbia una disposizione speciale, una specie di santità innata.
L'abitudine alla musica e alla fantasticheria che essa suscita predispone all'amore. Un'aria tenera e triste, purché non sia troppo drammatica, e l'immaginazione non sia obbligata a raffigurarsi l'azione, eccitando puramente al sogno d'amore, è deliziosa per le anime tenere e infelici.