Sei venuta e con passo di danza sei entrata nella mia vita.
Poesia, altro vizio solitario.
Ora che sei venuta, che con passo di danza sei entrata nella mia vita quasi folata in una stanza chiusa ‐ a festeggiarti, bene tanto atteso, le parole mi mancano e la voce e tacerti vicino già mi basta.
Rimandare, di poco che sia, è giocare d'azzardo.
La vita ha bisogno d'un alibi: quello dell'aldilà, quello dell'arte. Se non altro, dell'alibi della prole. A sé la vita non basta.
Si avanza nel buio a tentoni sin dove, invano prevista, s'apre sotto i piedi la botola.
Qualche volta ci è dato di raggiungere gli dèi. Alcuni di noi lo fanno attraverso l'arte, altri con la religione; nove su dieci, con l'amore.
L'Amor, che m'è guerrero ed enemico, m'ha fatto com'al drago san Michele, e mi fa canne somigliar candele: guarda s'i' son ben di veder mendico!
Il vero amore pensa all'istante e all'eternità, mai alla durata.
L'età non ti protegge dall'amore. Ma l'amore, fino a un certo punto, ti protegge dall'età.
Solo l'Amore divino conferisce le chiavi della conoscenza.
Tu e io non siamo che una cosa sola. Non posso farti del male senza ferirmi.
In guerra e in amore sono le ritirate che scatenano le avanzate.
Io non ho bisogno di stima, né di gloria, né di altre cose simili; ma ho bisogno d'amore.
Quando l'amore vuol parlare, la ragione deve tacere.
L'amore non si dona se non abbandonandosi, trasgredendo continuamente i limiti del proprio dono, sino a trapiantarsi fuori di sé.