Non il sonno ma l'insonnia della ragione genera mostri.
L'unica cosa asciutta: la sterilità.
E dire che io e lui abbiamo un nemico in comune: lui me, io pure.
Irresponsabile della mia nascita, ho un alibi di ferro: non c'ero.
Bisogna che abbiamo un'idea molto primitiva dell'eternità se facciamo tanto caso del morire a trenta o a cent'anni.
Con le donne accade due volte di non saper cosa dire: all'inizio e alla fine d'un amore.
La nostra ragione ci rende qualche volta infelici come le nostre passioni; e si può dire che l'uomo, quando si trova in queste condizioni, è un malato avvelenato dal suo stesso medico.
L'eredità fondamentale dell'illuminismo sta tutta qui: c'è un modo ragionevole di ragionare e, se si tengono i piedi per terra, tutti dovrebbero concordare su quello che diciamo, perché anche in filosofia bisogna dare retta al buon senso.
I limiti della ragione sfuggono anche alla ragione. Come le sue possibilità.
L'intelletto distingue fra il possibile e l'impossibile. La ragione distingue fra il sensato e l'insensato. Anche il possibile può essere insensato.
La ragione della non-ragione che si mostra alla mia ragione, smagrisce la mia ragione.
I mezzi capaci di riportare la più facile vittoria sulla ragione sono il terrore e la forza.
La ragione è anche una passione.
La ragione è la parola dell'intelligenza che in essa si specchia come in un'immagine.
I saggi sono istruiti dalla ragione; le menti comuni dall'esperienza; gli stupidi dalla necessità; e i bruti dall'istinto.
Chi vive guidato dalla ragione si sforza, per quanto può, di ricambiare l'odio, l'ira, il dispregio, eccetera, di altri contro di lui, con l'amore, ossia con la generosità.