Per riconoscere che non siamo intelligenti, bisognerebbe esserlo.— Georges Brassens
Per riconoscere che non siamo intelligenti, bisognerebbe esserlo.
Solo grazie alla poesia troviamo la quadratura del cerchio.
I fessi non hanno speranze. Non ne hanno bisogno. Per il fatto di essere fessi, tutto appare loro semplice.
Il successo è sempre un equivoco.
La sola cosa di cui sono sicuro è la mia ignoranza.
Perché filosofare quando si può cantare?
Ogni dollaro vale un dollaro e sei centesimi per un uomo intelligente.
L'intelligenza è poco più di un doppio decimetro col quale vengono misurate le opere infinite delle circostanze.
Le persone intelligenti sono sempre il miglior manuale di conversazione.
Di fronte agli sciocchi e agli imbecilli esiste un modo solo per rivelare la propria intelligenza: quello di non parlare con loro.
Il desiderio di sembrare intelligenti spesso c'impedisce di esserlo.
L'intelligenza non è mai astratta.
Vedi di non chiamare intelligenti solo quelli che la pensano come te.
La somma dell'intelligenza sulla Terra è costante; la popolazione è in aumento.
L'intelligenza non può non voler capire. Intendere le ragioni dell'avversario, per poter intender quelle della nostra avversione.
Negli scacchi c'è tutto: amore, odio, desiderio di sopraffazione, la violenza dell'intelligenza che è la più tagliente, l'annientamento dell'avversario senza proibizioni. Poterlo finire quando è già caduto, senza pietà, qualcosa di molto simile a quello che nella morale si chiama omicidio.