L'uomo supera sempre le definizioni con le quali si pretende di delimitarlo.
Il mondo sarà giudicato dai ragazzini. Lo spirito d'infanzia giudicherà il mondo.
Chi non ha osato mai non è stato giovane.
Dubitare di sé non è umiltà, credo persino che spesso sia la forma più esaltata, quasi delirante, dell'orgoglio, una sorta di ferocia gelosa che fa rivoltare un disgraziato contro sé stesso, per divorarsi.
L'uomo è dappertutto il nemico di sé stesso, il proprio segreto e subdolo nemico.
Nello spirito della rivolta c'è un odio o disprezzo di principio per l'umanità. Temo che il ribelle non sarà mai capace di nutrire per coloro che ama un amore altrettanto grande dell'odio che nutre per coloro che odia.
Gli uomini sono così: ci mettono il tempo di slacciarsi i calzoni a slacciarsi i calzoni.
La bestia, per sua natura, non sa frenarsi. L'uomo è uomo perché è capace di autocontrollo, e solo fin che lo pratica.
Molti uomini paiono sensati di qua da certo confine, di là dal quale appaiono improvvisamente insensatissimi.
Viene la voglia di definire l'uomo come un essere ragionevole che si indispettisce tutte le volte che gli è imposto di agire a seconda dei dettami della ragione.
È quasi sempre impossibile non ingannare gli uomini essi non domandano altro che d'essere ingannati. Hanno in testa un tipo di donna strana che non somiglia affatto a una donna vera e cui bisogna far di tutto per somigliare, sotto pena di non ottenere la loro preziosa approvazione.
All'età di cinquant'anni ogni uomo ha la faccia che si merita.
Per tenere un uomo, la donna deve rivolgersi a quanto c'è di peggio in lui.
Gli uomini, generalmente parlando, quando l'indignazione non si possa sfogare senza grave pericolo, non solo dimostrano meno, o tengono affatto in sé quello che sentono, ma ne senton meno in effetti.
Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta gli animali.
Nell'uomo autentico si nasconde un bambino: che vuole giocare.