Nessuno è patriottico quando si tratta di pagare le tasse.
Finché non diverranno coscienti della loro forza, non si ribelleranno e, finché non si ribelleranno, non diverranno coscienti della loro forza.
Forse non c'è tanto bisogno e quindi desiderio di essere amati quanto di essere capiti.
Il motivo sottinteso di molti socialisti, credo, è semplicemente un senso ipertrofico dell'ordine. L'attuale stato di cose li offende non perché causi miseria ma perché è disordinato; ciò che essi fondamentalmente desiderano, è ridurre il mondo a qualche cosa che assomiglia una scacchiera.
I santi andrebbero considerati colpevoli fino a che non ne venga comprovata l'innocenza.
La posizione secondo cui l'arte non dovrebbe aver niente a che fare con la politica è gia una posizione politica.
In questo mondo non vi è nulla di sicuro tranne la morte e le tasse.
Nelle tasse è la forza dello stato.
Le tasse sono ciò che si paga per una società civilizzata.
La morte e le tasse sono inevitabili.
Una nazione che si tassa nella speranza di diventare prospera è come un uomo in piedi in un secchio che cerca di sollevarsi tirando il manico.
Non c'è niente di certo al mondo tranne la morte e le tasse.
La prima di tutte le interne calamità dell'Imperio fu il peso de' tributi. Finché i Romani ebbero nuove provincie a conquistare, gli eserciti furono mantenuti da' vinti, e l'erario ridondò di tesori.
L'imposta in sé stessa è un male: ecco il vero concetto; e può non esser tale, quando è bene spesa non solo, ma anche quando è moderata e proporzionata.
Tassazione. L'arte di pelare l'oca facendola gridare il meno possibile e ottenendone la maggior quantità di penne.