Non c'è distanza su questa terra così lontana come ieri.
Bevo per rendere le altre persone interessanti.
La politica è il diversivo di piccoli uomini che, quando hanno successo, diventano grandi agli occhi di altri piccoli uomini.
I cattivi amministratori sono eletti dai bravi cittadini che non vanno a votare.
L'amore domanda infinitamente meno dell'amicizia.
Conosco molti uomini sposati, ne conosco persino alcuni felicemente sposati, ma non ne conosco uno solo che non cadrebbe in un tombino per correre dietro alla prima ragazza carina che gli fa l'occhiolino.
Il passato non mi preoccupa: i danni che doveva fare li ha fatti; mi preoccupa il futuro, che li deve ancora fare.
Ci sarà sempre una penna per scrivere il futuro, ma non ci sarà mai una gomma per cancellare il passato.
Che cos'amo nel passato? La sua tristezza, il suo silenzio e soprattutto la sua fissità. Quello che si muove mi infastidisce.
Esistono solo tre fonti di delusioni: passato, presente e futuro.
Il passato è attaccato alle nostre spalle. Non dobbiamo vederlo; ma possiamo sempre sentirlo.
Il passato non muore mai. Non è nemmeno passato.
La vita può essere compresa solo guardando indietro, anche se dev'essere vissuta guardando avanti.
Non dovete nessuna fedeltà al passato in quanto passato; dovete fedeltà soltanto a ciò che a voi ha portato di eterno, cioè di carità.
Il passato è l'elemento più fragile: sbiadisce sempre. E il più stabile: non cambia mai.
A che serve parlare del passato? M'importa solo l'avvenire, e non mi sento ancora capace di guardarlo in faccia.