La felicità non è altro che il profumo del nostro animo.
Non si è giovani dopo i quarant'anni, ma si può essere irresistibili a tutte le età.
La giovinezza, una novità. Nessuno ne parlava vent'anni fa.
Il lusso non è il contrario della povertà, ma della volgarità.
A trent'anni, una donna deve scegliere tra il suo didietro e il suo volto.
Per essere insostituibili bisogna essere diversi.
Tre cose occorrono per essere felici: essere imbecilli, essere egoisti e avere una buona salute. Ma se vi manca la prima tutto è finito.
Non con i beni corporei né con il denaro, ma con rettitudine e con saggezza, gli uomini diventano felici.
É prerogativa della grandezza recare grande felicità con piccoli doni.
La felicità è ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare l'importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.
La felicità è un nemico. Tutto a un tratto ti rendi conto che hai qualcosa da perdere!
Cosa rende felici le persone? È come per le impronte digitali: sono tutte diverse. Personalmente io ho bisogno di molto affetto, di essere amata e di amare. Di amore vero. Il resto viene da sé.
Come c'è del merito nell'infelicità, c'è dell'intelligenza nell'essere felici.
La felicità è una realtà sfuggente, simile per certi versi a un'anguilla: ogni volta che pensi di averla catturata, ti sfugge.
Nulla è più difficile che condurre un uomo alla propria felicità.
La miglior vendetta? La felicità. Non c'è nulla che faccia più impazzire la gente che vederti felice.