Il passato è come una tomba che non rende più i suoi morti.
Ci sono certi sguardi di donna che l'uomo amante non scambierebbe con l'intero possesso del corpo di lei.
Il privilegio dei morti: non moriranno più.
Il piacere è il più certo mezzo di conoscimento offertoci dalla Natura e colui il quale molto ha sofferto è men sapiente di colui il quale ha molto gioito.
Io sono un animale di lusso; e il superfluo m'è necessario come il respiro.
Non so che darei per averti qui tra le mie braccia... Fuori il sole abbaglia; si sente il rumore del mare; in un vaso i gigli mandano un profumo acutissimo spirando; le cortine dei balconi ondeggiano come vele in un naviglio. Io ti chiamo, ti chiamo, ti chiamo.
Il passato è un segnale di direzione, non un palo dove appoggiarsi.
Quando mi guardo indietro, solitamente sono più dispiaciuto per le cose che non ho fatto che per quelle che non avrei dovuto fare.
Ho lasciato incompiute una quantità di cose. Ma questo è naturale. E, a proposito, val la pena di ricordare che in francese il passato si chiama imperfetto.
Il passato è l'elemento più fragile: sbiadisce sempre. E il più stabile: non cambia mai.
Il passato non muore mai. Non è nemmeno passato.
Saper rivivere con piacere il passato è vivere due volte.
Le decisioni del nostro passato sono le fondamenta del nostro presente.
Niente fa rivivere il passato più intensamente di un odore che una volta vi era associato.
Coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo.
I dogmi di un passato tranquillo sono inadeguati al presente tempestoso. La situazione è irta di difficoltà, e noi dobbiamo essere all'altezza della situazione. Poiché il nostro caso è nuovo, dobbiamo pensare in modo nuovo e agire in modo nuovo. Dobbiamo emanciparci.