C'è una baldanza nella bontà che si presenta come cattiveria.
Le medesime passioni hanno nell'uomo e nella donna un ritmo diverso: perciò uomo e dona continuano a fraintendersi.
Il nobile sarcasmo di un romano, dinanzi al quale si sta facendo un vergognoso abuso della parola "verità", ha arricchito il Nuovo Testamento dell'unica parola che abbia un valore, la quale è la sua critica, persino il suo annullamento: "che cos'è verità"?
Chi continua a esultare sul rogo, non trionfa sul dolore, bensì sul fatto che, contrariamente a quanto si aspettava, non sente alcun dolore. Una allegoria.
Molti sono ostinati in relazione alla via una volta intrapresa, pochi lo sono in relazione alla meta.
Fulmine e tuono vogliono tempo, il lume delle costellazioni vuole tempo, le azioni vogliono tempo, anche dopo essere state compiute, perché siano vedute e ascoltate.
L'erba cattiva non muore mai quant'è vero i cattivi in cima, i buoni al cimitero.
Con la mancanza di collera si vinca la collera. Con la bontà si vinca la cattiveria. Con la generosità si vinca l'avarizia. Con la verità si vinca il menzognero.
Il medico vede l'uomo in tutta la sua debolezza, l'avvocato in tutta la sua cattiveria, il parroco in tutta la sua stupidità.
Credo che senza cattiveria non ci sia commedia.
Non esistono razze, categorie o popoli cattivi, ma solo singoli individui non dotati di pietas.
Non è possibile che non sia cattivo l'uomo che un'irrimediabile sventura ha abbattuto.
Signora, non esistono bambini cattivi. Se lei li fa prima lessare per circa sette ore, diventano buoni e tenerissimi.
Noi crediamo che il diavolo è diventato cattivo non per predisposizione, ma per libera scelta.
Nessuno merita lodi per le sue buone azioni se non ha il coraggio di essere cattivo.
I cattivi hanno sicuramente capito qualcosa che i buoni ignorano.