Il più sfortunato di tutti gli uomini è colui che crede di esserlo.
L'ordine è quel che v'è di più raro nelle operazioni dello spirito.
Più siamo perfetti, più diventiamo calmi e gentili verso i difetti degli altri.
Lo sventurato non bello, e maggiormente se vecchio, potrà esser compatito, ma difficilmente pianto. Così nelle tragedie, ne' poemi, ne' romanzi ec. come nella vita.
La sfortuna si adatta incommensurabilmente bene al genere umano: meglio del successo.
Nuove avversità arrivano come un treno in orario.
Niente è di più ridicolo della disgrazia, altrui naturalmente.
Per chi è sempre sfortunato fare nulla è quanto di meglio possa fare.
Sembra che mai nulla si decida ad andare per il verso giusto finché siamo anche soltanto un poco rassegnati.
Ma sai cos'è la sfiga? Chi manifesta al G8 e poi finisce a terra con un colpo in testa! E sai cos'è uno sbirro? Chi viene assolto in piazza con la divisa anche se poi gli parte un colpo!
L'infelicità è molteplice. La sfortuna della terra è multiforme.
Non andarti mai a cercare i guai. Se te ne starai seduto tranquillo, nove volte su dieci qualcuno li intercetterà prima che arrivino a te.
Il rimorso dorme in un periodo prospero, ma si risveglia nelle avversità.