Siamo figli delle stelle e pronipoti di sua maestà il denaro.
Nella voce di un cantante si rispecchia il sole, ogni amata ogni amante.
Il mondo è grigio, il mondo è blu Cuccuruccucu, Paloma. Aiaiaiaiai, cantava.
Salta su un cavallo alato prima che l'incostanza offuschi lo splendore.
Noi provinciali dell'Orsa Minore, alla conquista degli spazi interstellari e vestiti di grigio chiaro per non disperdersi.
No' si volta chi a stella è fisso.
Così è la notte, una folla di madri illuminate, che si chiamano stelle.
Dubita che le stelle siano fuoco;dubita che il sole si muova;dubita che la verità sia mentitrice:ma non dubitare mai del mio amore.
Gli uomini hanno delle stelle che non sono le stesse. Per gli uni, quelli che viaggiano, le stelle sono delle guide. Per altri non sono che delle piccole luci. Per altri, che sono dei sapienti, sono dei problemi. Per il mio uomo d'affari erano dell'oro. Ma tutte queste stelle stanno zitte.
Io parto per strappare una stella al cielo e poi, per paura del ridicolo, mi chino a raccogliere un fiore.
La saggezza di un uomo, in ogni aspetto dell'opera sua, sta nel legare il suo carro a una stella, e vedere il suo lavoro fatto dagli stessi dèi.
Siamo tutti nati nel fango, ma alcuni di noi guardano alle stelle.
L'orgoglio del rospo è atroce, perchè dedica il suo concerto alle stelle.
Costruisce troppo in basso chi costruisce al di sotto delle stelle.
Voi stelle che regnaste alla mia nascita, La cui influenza ha disposto la morte e l'inferno.