Il ricco mangia, il povero si nutre.
L'architetto della rovina è l'arroganza, mette le fondamenta in alto e le tegole nelle fondamenta.
Non migliora affatto il proprio stato chi cambia solamente luogo e non vita e abitudini.
L'invidia è così magra e pallida perché morde e non mangia.
Chi prova imbarazzo a rammaricarsi del passato, perde il presente e rischia l'avvenire.
Non è felice quello a cui la fortuna non può dare di più, ma quello al quale non può togliere nulla.
Nascendo, l'uomo ha ricevuto dal suo stomaco l'ordine di mangiare tre volte al giorno, per recuperare le forze che gli tolgono il lavoro e più spesso ancora la pigrizia.
L'appetito vien mangiando, diceva Angest di Mans, ma la sete se ne va bevendo.
Datti il tempo per mangiare e non divorare il cibo.
Non essere impaziente: cammina quanto è il tempo di camminare e mangia quanto è il tempo di mangiare.
Il piacere è un diritto umano perché è fisiologico, non si può non provare piacere mangiando. Prova piacere chiunque si nutra con gli alimenti che ha disposizione, escogitando i modi migliori per renderli gradevoli.
Mangia il Governo, mangia la Provincia; mangia il Comune e il capo e il sottocapo e il direttore e l'ingegnere e il sorvegliante... Che può avanzare per chi sta sotto terra e sotto di tutti e deve portar tutti sulle spalle e resta schiacciato?
Non predicare agli altri ciò che dovrebbero mangiare, ma mangia come ti capita, e stai zitto.
E' giusto bollire una creatura viva e senziente solo per il piacere delle nostre papille gustative?
Noi tutti conosciamo l'espressione, 'Una mela al giorno leva il medico di torno.' Bene, ho una bella domanda per voi: Cosa accade se fosse vera? Non sarebbe una cosa facile da fare - mangiare una mela al giorno? Ecco il problema: È anche facile non farlo.
La moderazione a tavola è la migliore medicina.