Il ricco mangia, il povero si nutre.
Si può ben perdonare a un uomo di essere sciocco per un'ora, quando ci sono tanti che non smettono mai di esserlo nemmeno per un'ora in tutta la loro vita.
Non è felice quello a cui la fortuna non può dare di più, ma quello al quale non può togliere nulla.
L'invidia è così magra e pallida perché morde e non mangia.
L'invidioso piange più del bene altrui che del proprio male.
Non è saggio chi conosce dove si trova il tesoro, ma chi lavora per prenderlo.
Colui che non si preoccupa di quello che mangia non saprà preoccuparsi di nient'altro.
Vedete cari bambini, ogni cosa in questa stanza è commestibile. Anche io sono commestibile. Questo però viene chiamato cannibalismo, miei cari ragazzi, ed è considerato disdicevole in molte società.
Noi mangiamo e noi beviamo, domani la morte verrà in ogni caso.
La carne, il sangue, i visceri, tutto ciò che ha palpitato e vissuto gli ripugnavano... poiché alla bestia duole morire come all'uomo, e gli dispiaceva digerire agonie.
Gli animali sono miei amici... e io non mangio i miei amici.
Era una donna che parlava sempre di soldi, peggio di uno che mangia i piselli col coltello.
Nasce dalla mia sincera passione per il cibo e per la filosofia. Adoro mangiare e per questo non ho mai seguito una dieta, nonostante sia arrivato a pesare anche 156 kg. Inoltre, mi sono sempre dilettato nella lettura dei filosofi: da Platone ad Aristotele, da Cartesio a Kant.
Mangia il Governo, mangia la Provincia; mangia il Comune e il capo e il sottocapo e il direttore e l'ingegnere e il sorvegliante... Che può avanzare per chi sta sotto terra e sotto di tutti e deve portar tutti sulle spalle e resta schiacciato?
Ho sempre sentito che c'era qualcosa di eticamente ed esteticamente osceno nel prendere un bell'animale senziente, colpirlo alla testa, tagliarlo a pezzi e rimpinzarmi.
Noi siamo gli infelici schiavi del nostro stomaco.